La Fondazione è stata costituita nel luglio del 2014 per volere della Curia Arcivescovile di Lucca, dell’Associazione Amici del Villaggio del Fanciullo Onlus come strumento operativo per ereditare l’opera e le attività di natura sociale e benefica svolte dall’ente Villaggio del Fanciullo fin dal 1947, in una veste giuridica, di natura privatistica, più rispondente ai tempi e alle vigenti normative in materia; senza perdere le caratteristiche, gli scopi istituzionali originari e tipici del Villaggio del Fanciullo.
La forma giuridica della Fondazione è altresì importante per consentire ai benefattori e ai sovventori che vogliono condividere tali scopi filantropici e altruistici, di beneficiare di un ritorno fiscale, nonché, alla stessa Fondazione, di poter accedere a quelle forme di finanziamento esterno necessarie per la produzione diretta e indiretta di servizi e utilità sociale erogati, in particolare in un momento in cui l’azione pubblica, seppur obbligatoria, non sempre trova adeguata risposta per carenza di fondi disponibili.
In tale ottica la costituzione della Fondazione ha voluto creare un ente filantropico che possa attrarre anche contributi ed erogazioni da parte di soggetti terzi per creare quelle che nell’esperienza anglosassone sono conosciute come "Community Foundations", ovvero Fondazioni di comunità.
Lo scopo è di essere un soggetto giuridico affidabile catalizzatore di interesse e risorse di terzi per creare un effetto moltiplicatore dove, a fronte delle originarie erogazioni provenienti dai fondatori si possano aggiungere, anche su specifici progetti, altri contributi, lasciti e donazioni destinati ai fini istituzionali.
L’attività principale, com'è noto, è l’accoglienza di minori in situazioni di disagio, indirizzati alla struttura dagli organi pubblici competenti; tale servizio è svolto in regime di convenzione e/o accreditamento con gli enti preposti.
La Fondazione si preoccupa anche delle esigenze di quei minori che, raggiunta la maggiore età, si trovano privi di forme di tutela e dovrebbero essere quindi esclusi dalla struttura; in considerazione anche della grave crisi economica che rende a tali soggetti particolarmente difficile l’accesso al mercato del lavoro, è stato creato uno specifico programma il cui costo grava interamente sulla Fondazione.
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